
Jed Ayres
“Amerai ogni pagina di questa piccola e malata collezione di raschiature del cranio di un pazzo”
Il pazzo in questione ha un nome che è tutto un programma, Jedidiah, e un cognome che un giorno troverete scritto negli albi dei grandi del letteratura di genere, Ayres. Le raschiature invece sono tutte in F*ckload of Shorts [non lo dobbiamo tradurre, vero?], la raccolta di racconti che ha lanciato Jed in orbita e da cui ha scelto NON SI BUTTA VIA NIENTE per Lavoro Sporco.
Adesso provate a immaginare Martino mentre si siede alla scrivania e apre il libro di Jed. Pagina cinque, prefazione, raschiature. Primo pensiero: “Ma come cazzo ha fatto ad accettare una prefazione così?”. Secondo pensiero: “Già un po’ lo amo”. Terzo pensiero: “Devo leggerlo”.
Apre il PDF. Becchini disposti a tutto pur di salvare il proprio paese, ladri, maniaci, stupratori, serial killer. Poi bambini, tossici e quel tocco di violenza gratuita e altamente spettacolare che uno si aspetta di trovare in un film ma quasi mai in un libro.
Quando chiude il libro ha la certezza di aver incontrato un fuoriclasse, così recupera il suo primo romanzo, Peckerwood [andate a dare un occhio a cosa significa] e obbliga tutta la redazione a leggerlo. Potremmo passare le ore a parlare di questo libro, di quanto sia fuori di testa, di che mazzata sulle reni ci sia arrivata mentre lo leggevamo, ma non lo faremo.
Dovete leggerlo. Quello, e magari anche Fierce Bitches, se riuscite a trovarlo, visto che adesso è sparito dai radar, probabilmente perché la copertina su Amazon aveva uno strillo del NY Times che diceva “I literally shat myself”, che si può tradurre bene o male come “mi ha fatto tanta tanta, ma proprio tanta, paura” e che, probabilmente, e diciamo probabilmente eh, non è esattamente quello che avevano scritto.
Jed ha un blog su blogspot – forse non ci siamo spiegati, su blogspot – perennemente aggiornato, una lingua in grado di lasciarti a piedi e un modo tutto suo di presentare i libri.
Si chiama Noir@TheBar e lui stesso lo definisce:
“…a night of classy libations, gritty crime fiction and dangerous women”
Ovvero scassiamoci di birra mentre parliamo di gente che muore e spesso lo fa male.
Alla serata sono invitati lettori e altri scrittori, che a sentir parlare una persona sola dopo un po’ ci si rompe. Presentiamo i libri spezzando la routine monologo o intervista e facciamolo diventare un dibattito rilassato e annaffiato d’alcool.
Ascolta il podcast!
Ascolta “New Generation – Jedidiah Ayres” su Spreaker.